“SENZA ACQUA E CIBO NON C’E’ UMANITA’. PER QUESTO DEVONO RIMANERE RISORSE COMUNI” – MASSIMO GARGANO, Direttore Generale ANBI
“Sull’acqua, come sul cibo, è in atto un forte contrasto fra chi interpreta il futuro della risorsa come bene economico, di cui detenere la disponibilità per produrre dividendi e chi invece la vive come servizio per la comunità: ad affermarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto a Vercelli in occasione della Giornata Nazionale del Ringraziamento.
“Per questo, di fronte alla crisi climatica – prosegue - è importante un’azione fondata su tre pilastri nell’interesse generale: manutenzione straordinaria del territorio, nuove infrastrutture idriche, innovazione per ottimizzare la gestione dell’acqua. Sono queste le condizioni per evitare il ripetersi delle liturgie della tragedia dopo catastrofi naturali, che si ripetono con cadenze sempre più ravvicinate e che costano vite umane, nonchè miliardi in danni economici e sociali. È necessario un nuovo modello di sviluppo, per bloccare l’inarrestabile cementificazione, che incrementa il rischio idrogeologico, consumando oltre 24 ettari al giorno solo per l’edificazione civile in un’Italia, che paradossalmente è in calo demografico. I Piani ANBI per l’efficientamento della rete idraulica e la realizzazione di nuovi invasi multifunzionali, nonché strumenti innovativi come Irriframe e GocciaVerde li mettiamo a servizio del Paese.”
CANALE EMILIANO ROMAGNOLO
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