Spingere sulla ricerca per risparmiare acqua e aumentare le produzioni
"Negli ultimi 15 anni le necessità irrigue sono aumentate del 20%" Il direttore del Canale Emiliano Romagnolo indica la strada per l'innovazione sul risparmio idrico.
QUANDO, quanto e come irrigare?
«Lo dice Irrinet, il sistema di irrigazione intelligente a misura d' azienda, messo a punto e gestito dal Consorzio del Canale emiliano-romagnolo, già nel lontano 1984.Oggi - ricorda Paolo Mannini, direttore scientifico del Consorzio del Canale emiliano-romagnolo - i consigli irrigui di Irrinet arrivano quotidianamente su Pc e smartphone di circa 12mila imprenditori agricoli emilianoromagnoli. Senza contare la sua emanazione Irriframe, a disposizione del 60% della superficie irrigua nazionale, grazie all' Anbi. Con il medesimo obiettivo di fondo: promuovere un uso il più possibile efficace e sostenibile dell'acqua in agricoltura».
Siete partiti ancor prima dell'avvento di Internet, usando il Videotel. Cosa è cambiato da allora a oggi?
«Il cuore della nostra attività è sempre il bilancio idrico, cioè il calcolo di quanta acqua entra ed esce dal campo. Oggi però siamo in grado di dire non solo quando e quanto irrigare, ma anche se conviene economicamente. E i filoni di ricerca aperti sono diversi, grazie ai progetti di cui siamo capofila, finanziati dalla Regione nell' ambito dei Gruppi operativi per l' innovazione. Lavoriamo ad esempio sull'integrazione di Irrinet con i sensori di umidità del terreno, o sulla misurazione del volume della falda sotto superficie che contribuisce a far affluire acqua all' apparto radicale. In frutticoltura ci stiamo occupando di sistemi di climatizzazione contro le ondate di calore che bruciano i frutti, ma anche di impianti a goccia a bassissima portata o interrati per evitare dispersioni nel terreno o in atmosfera. E poi ci sono le reti di consegna intelligenti che fanno affluire più acqua laddove maggiore è il bisogno, o l' irrigazione a rateo variabile, che tramite droni o satelliti permette di ottimizzarne l' uso per singolo metro quadrato».
Quanto sta incidendo il cambiamento climatico in corso nell' uso dell' acqua in agricoltura? E quali sono le prospettive future?
«Negli ultimi 15 anni le necessità irrigue sono aumentate del 20% a causa delle elevate temperature e della minore quantità di pioggia utile. Un accresciuto fabbisogno che ad oggi siamo riusciti a compensare aumentando l' efficacia dell' irrigazione. Occorre continuare su questa strada: irrigare con il massimo di produttività per singola goccia. E spingere sempre più sulla ricerca».
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