“L’ODIERNA APPROVAZIONE DELLA LEGGE SULL’AGRICOLTORE COME CUSTODE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO SANA UN GAP CULTURALE PRESENTE NEL NOSTRO PAESE. ORA BISOGNA PROSEGUIRE A CREARE LE CONDIZIONI PER FERMARE L’ESODO DALLE CAMPAGNE”
“I Consorzi di bonifica ed irrigazione affondano le radici nella società contadina e da sempre individuano nell’attività agricola, un fondamentale presidio per la manutenzione del territorio. Non possiamo, quindi, che plaudire convintamente all’approvazione della legge per il riconoscimento dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio, ringraziando in particolare Luca De Carlo, Presidente e Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato e primo firmatario della proposta di legge, per l’impegno profuso nell’ottenere l’importante risultato. Auspichiamo che quanto oggi votato in via definitiva dalla Commissione sia solo un tassello delle necessarie politiche per fermare l’abbandono delle campagne, condizione indispensabile non solo per la garanzia di qualità alimentare, ma per la sicurezza idrogeologica del nostro straordinario Paese”: a dichiararlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
CANALE EMILIANO ROMAGNOLO
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