“ENRICO PASQUALI, UNO SGUARDO SULLA SUA TERRA” Martedì, 13 febbraio 2024 ore 17.00
Presentazione libro
“ENRICO PASQUALI, UNO SGUARDO SULLA SUA TERRA” - Martedì, 13 febbraio 2024 ore 17.00 - Sala Conferenze MAMbo - Sede Museo d'Arte Moderna di Bologna - Via Don Minzoni, 14 - Bologna
Il libro raccoglie 50 immagini scattate dagli anni '50 agli anni '90, molte delle quali scelte dal reportage sul CER a testimonianza dell'importanza che riveste l'opera per lo sviluppo del territorio regionale. Documentare le opere, raccontare il CER significa esaltare la capacità e la dedizione di amministratori, progettisti, tecnici, impiegati e rendere omaggio alle migliaia di anonimi operai che hanno reso possibile un’impresa epica, ancora oggi tra le più importanti opere idrauliche italiane. Parliamo del fotografo bolognese Enrico Pasquali che più di tutti ha fotografato il suo territorio, da Savigno a Medicina, da Castel Del Rio a Castel Guelfo, con escursioni in Romagna e nel Ferrarese: autodidatta, cresciuto negli studi di Bologna e diventato poi un fotografo di fama internazionale.
Il libro è stato realizzato in collaborazione con: Regione Emilia Romagna, CER, Comune di Medicina, Comune di Castel Guelfo, Cineteca di Bologna e la Famiglia Pasquali. Editore Danilo Montanari.
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Saluti di benvenuto:
direttore del Mambo
Lorenzo Balbi
Intervengono:
curatori
Lorella Grossi e Mario Cerè
autori
Angela Madesani e Franco Farinelli
presidente del CER
Consorzio di bonifica di II grado per il Canale Emiliano Romagnolo
Nicola Dalmonte
Conclude:
Assessore alla Cultura e al Paesaggio
Regione Emilia-Romagna
Mauro Felicori
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A tal proposito, l’Associazione degli enti che si occupano di bonifica ed irrigazione, ricorda che tutti i cantieri del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale, affidati alle realtà consorziali, sono stati avviati ed il 62% è nelle fasi conclusive; per quanto riguarda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è in corso il 75% dei lavori ed il 27% ha già superato metà dell’opera.
Su un campione di 115 progetti, pari al 75% di quelli finanziati per la gestione sostenibile dell’acqua dal M.A.S.A.F. (Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste), il valore complessivo degli interventi previsti è di oltre 1 miliardo e 104 milioni di euro (€ 1.104.345.375, 28), interessanti 478.004 ettari, di cui l’87% è stato colpito da siccità e ondate di calore nel più recente quinquennio.
Le opere previste permetteranno il 31% di risparmio idrico (548.710.121 metri cubi), cioè un volume superiore a quello utile dal lago di Garda, il più grande bacino italiano.
I progetti in fase di realizzazione insistono per il 79% su aree con colture specializzate (quindi, a maggiore redditività) ed ogni progetto interessa mediamente 3 prodotti a denominazione d’origine (DOP, IGP, DOCG, DOC…); aumenteranno l’occupazione di quasi 54.000 unità, incrementando il valore agricolo di oltre 96 milioni di euro all’anno.
Particolarmente interessante ed esemplificativa è la proiezione sulla trasformazione di 20.000 ettari da frumento a coltura specializzata (frutteti, orticole, ecc.), grazie all’irrigazione: il valore della Produzione Lorda Vendibile schizza da 24 milioni a 300 milioni di euro, incrementando l’occupazione di quasi 7.700 unità.
“Ciò è quantomai significativo nella settimana caratterizzata dal ritorno del presidio Coldiretti al valico del Brennero per protestare contro la concorrenza sleale di importazioni spesso prive delle necessarie certificazioni – commenta Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - Migliorare la rete irrigua del Paese garantirà invece maggiore salubrità alimentare, incrementando i servizi ecosistemici per contrastare la crisi climatica, salvaguardando il territorio. Per questo chiediamo che l’eventuale utilizzo di acque reflue in agricoltura debba essere accompagnato da precise garanzie a tutela della qualità del cibo.”
Non solo: è del 2019 il Piano ANBI di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, tuttora in attesa delle necessarie scelte strategiche di Governo e che prevede 858 interventi per un investimento complessivo di circa 4 miliardi e 339 milioni, capaci di attivare oltre 21.000 posti di lavoro.
“Coerenti con gli interessi del made in Italy agroalimentare ed in linea con i cronoprogrammi europei, siamo pronti alle sfide della crisi climatica ed agli obbiettivi, che le autorità competenti vorranno affidarci” conclude il DG di ANBI.
CANALE EMILIANO ROMAGNOLO
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