DEL DOMAN NON V’E’ CERTEZZA: SI CONSOLIDA L’ITALIA DELL’ACQUA A MACCHIA DI LEOPARDO
FRANCESCO VINCENZI, Presidente ANBI: “BISOGNA ACCELERARE SU PIANO BACINI MULTIFUNZIONALI ED EFFICIENTAMENTO RETI IDRAULICHE”
PER SOLLECITARLO MARTEDI’ 18 MARZO OPERE BONIFICA ED IRRIGAZIONE ILLUMINATE DI TRICOLORE LUNGO LA PENISOLA
Passo dopo passo va stabilizzandosi la nuova situazione meteo mondiale: ormai raggiunta la soglia del grado e mezzo in più nell’incremento della temperatura, si accentua la localizzazione di eventi atmosferici estremi con corollario di vittime: 10 nell’alluvione, che ha colpito la zona argentina di Buenos Aires, dove si sono verificate cumulate di pioggia, superiori a mm. 400 in poche ore.
Ad evidenziarlo è l’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche che, nel report settimanale, registra come sia in atto sull’Italia un’ondata di maltempo, dovuta ad un ciclone atlantico, che porterà pioggia abbondante sull’Italia centro-settentrionale e la Sardegna, lasciando però quasi a secco il Mezzogiorno dove, su spinta dei venti di scirocco, saliranno ulteriormente le temperature, che in Sicilia e Calabria arriveranno a superare nettamente i 20 gradi. Nel fine settimana, su tutto l’arco alpino a cominciare dal settore orientale, sono invece previste abbondanti nevicate con accumuli di oltre mezzo metro sulle Dolomiti, sulle Alpi Retiche e Carniche, mentre brulle rimarranno le cime di Marittime e Cozie già gravate da un significativo deficit nivale.
Lentamente migliora la situazione idrica della Sicilia, dove in una settimana vi è stato l’incremento di oltre 12 milioni di metri cubi nei volumi idrici invasati: ora il totale della riserva d’acqua stoccata ammonta a mln. mc. 343,18, cioè il 49,18% del volume autorizzato e circa il 14% in più rispetto all’anno scorso (fonte: Autorità Bacino Distretto Idrografico Sicilia).
In Basilicata si assiste invece ad una battuta d’arresto negli afflussi ai bacini, che registrano l’incremento di solo 1 milione e mezzo di metri cubi: nel confronto con il 2024 il deficit idrico è risalito a 81 milioni di metri cubi a causa di una coda d’inverno, che si sta rivelando particolarmente mite.
Prosegue l’accrescimento minimo di riserve idriche nella foggiana Capitanata (questa settimana, +800.000 metri cubi circa); nella prima decade di Marzo, sulla Puglia non è praticamente caduta una goccia di pioggia (quasi ovunque cumulate inferiori ad un millimetro) e Febbraio è stato particolarmente siccitoso anche sulla Murgia: notizie pessime per una regione, che già intravvede lo spettro di nuove, probabili emergenze idriche nei mesi a venire.
In Sardegna, oltre che in Alto Cixerri e Basso Sulcis, risulta emergenziale la situazione degli invasi nel Sassarese: Bidighinzu è vuoto, Cuga e Temo sono rispettivamente a 21,55% e 18,03% di riempimento.
In Abruzzo i volumi idrici trattenuti dalla diga di Penne raggiungono mln. mc. 5,64 , grazie ad un incremento settimanale di oltre 500.000 metri cubi; decrescenti sono però le portate dei fiumi Sinello, Sangro ed Alento.
Anche in Campania sono decrescenti le portate dei fiumi Volturno, Sele e Garigliano.
Nel Lazio sono in rialzo i livelli dei laghi Bracciano e Nemi, mentre invariato è quello del lago di Albano; in calo è la portata nell’alveo del Tevere, mentre cresce quella dell’Aniene.
In Umbria, cresce l’altezza idrometrica del fiume Paglia, mentre quella del Chiascio è col segno meno; invariato è il livello del lago Trasimeno. Sulla regione, le piogge di Febbraio sono state di circa il 25% superiori alla norma.
Nella Marche, le portate dei fiumi Potenza, Esino e Nera restano tra le più scarse del decennio, ma previdentemente gli invasi continuano a stoccare riserve idriche (attualmente mln. mc. 52,11 ,cioè circa l’80% della capacità), indispensabili per la prossima stagione irrigua.
“E’ questo un esempio dell’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica, perseguito dai Consorzi di bonifica ed irrigazione, possibile però per la presenza di bacini, altresì insufficienti in altre parti del Paese” indica Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Per questo insistiamo per la realizzazione del Piano Invasi, proposto con Coldiretti.”
In Toscana, si registrano in crescita i fiumi Arno e Serchio (portate superiori ai valori medi del periodo), mentre in calo sono i flussi in alveo della Sieve.
Nella confinante Liguria, rispetto alla settimana passata si registra una netta impennata nei livelli dei fiumi Vara, Entella, Magra ed Argentina.
In Emilia, l’alveo del fiume Secchia è da settimane ricchissimo d’acqua (+159%) così come, più ad Ovest, è ora quello del Taro (+187,6%); in crescita anche l’Enza, mentre in Romagna si segnalano decrescenti e sotto media le portate di Savio (mc/s 3,89, cioè -84% sulla media) e Reno (mc/s 8,63, cioè -65,5%) - fonte: ARPAE -.
In Veneto sono in crescita le portate nei fiumi Muson dei Sassi (+121% in una settimana), Brenta (+59%), Bacchiglione (+56%); decrescenti, invece, i flussi in alveo di Adige e Livenza. Su Dolomiti e Prealpi si registra un deficit nivale, da inizio anno idrologico, pari rispettivamente al 34% ed al 38% (fonte: ARPAV).
Al Nord i grandi laghi hanno livelli ampiamente superiori alla media (quello di Garda è al colmo della capacità!) e paiono destinati a crescere ulteriormente dopo le attuali piogge intense: il Verbano è all’82,5% di riempimento, il Lario al 49,4%, il Sebino al 60,8%.
“Gli alti livelli già raggiunti dai bacini settentrionali costringeranno a rilasciare gran parte degli afflussi in arrivo nei prossimi giorni, destinandoli a disperdersi nel mare a causa dell’assenza di una rete di serbatoi, capace di capitalizzare tale ricchezza. Ciò è doppiamente grave alla vigilia di stagioni, in cui assenza di neve, alte temperature ed imprevedibilità atmosferica rischiano di farci rimpiangere una risorsa sprecata – evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI - E’ indispensabile accelerare le procedure per l’avvio degli interventi di efficientamento delle reti idriche e la realizzazione di invasi medio-piccoli e multifunzionali, aumentando la resilienza dei territori. Per sollecitarlo illumineremo col tricolore, martedì 18 Marzo, le principali opere idrauliche lungo l’intero Stivale.”
In Lombardia, a causa del modesto quantitativo di neve caduta (-33,7% rispetto alla media storica; -44,2% rispetto al 2024), risulta negativo il bilancio delle riserve idriche cumulate (-16,7%).
Continuano a ridursi le portate del fiume Po in Lombardia (a Borgoforte, nel Mantovano, il deficit è del 33,5%) come in Emilia Romagna, mentre incrementi di portata vengono registrati nel tratto a monte.
In Piemonte è buona la performance del fiume Tanaro, i cui flussi in una settimana sono cresciuti di oltre il 60%, andando a superare i valori medi storici di Marzo; in rialzo sono anche i livelli idrometrici della Stura di Demonte, della Stura di Lanzo e della Toce.
Infine, in Valle d’Aosta, i flussi della Dora Baltea e del torrente Lys sono superiori alla scorsa settimana.

CANALE EMILIANO ROMAGNOLO
CONTATTACI
Hai necessità di contattarci per richiedere informazioni? Chiamaci oppure scrivici.
Ti risponderemo nel più breve tempo possibile.